Da quando Askatasuna è nata il profilo sociale del quartiere Vanchiglia si è trasformato. Prima del 1996 il quartiere era sostanzialmente un dormitorio ed una piazza di spaccio. Non c’era nessun tipo di attività sociale e l’ordine pubblico era condizionato dallo stabile di Via Buniva 11, sovraffollato luogo di abitazione di decine emarginati. Pur essendo in zona centrale, Vanchiglia era una periferia urbana ed umana.
L’arrivo di Askatasuna ha cambiato radicalmente la trama del tessuto sociale del quartiere. Iniziative culturali e musicali, palestre, riattivazione del piccolo giardino (l’unica area verde del quartiere), luogo di incontro per associazioni e comitati di quartiere.

Da sempre la presenza di Askatasuna è stata un elemento disturbante il pensiero “legge e ordine” di una certa parte politica. Non ci nascondiamo le implicazioni che una occupazione porta con sé. Ma la politica non è un tribunale. La politica rispetta sì le leggi, ma ha anche il compito di intervenire là dove la legge non riesce a leggere la complessità della realtà. La politica deve costruire ponti, non creare macerie.


Se poniamo su una bilancia da un parte il peso di una occupazione e di conseguenti azioni repressive e dall’altra l’impatto sociale sul territorio di questa occupazione il piatto pende, secondo noi, in favore di Askatasuna.

Abbiamo parlato con alcuni cittadini di Vanchiglia, soprattutto con alcuni giovani abitanti rispetto alle perquisizioni all’Askatasuna.
Ci hanno raccontato che ci sono problemi per i parcheggi, per lo spaccio, per la mala-movida, per gli alti costi degli affitti.
Ma ci hanno detto anche che Aska non è da annoverare tra i problemi del quartiere.
Piuttosto, segnalano che un evento come quello capitato ieri mattina non fa altro che allontanare i cittadini e soprattutto i giovani dalla partecipazione alla vita della città.

Esistono differenze fra sinistra e destra: saper leggere le complessità sociali, elaborarle e cercare soluzioni per semplificarle è una di queste differenze che la sinistra deve tornare ad essere fiera di rappresentare.